Apnee

Seduta davanti a quella porta, ancora una porta prima della fine, una porta dagli angoli sbeccati e una chiave consunta.

Se fossi qui con me l’aprirei decisa ed uscirei al tuo fianco con il passo elegante e sicuro di Gisele Bundchen sulla passerella, con i tuoi occhi di oceano a mandarmi mareggiate di coraggio e quel sorriso tuo, vestito di orgoglio.

Ci sono giorni fatti di pannolenci e filo da imbastire, giorni precari che procedono per inerzia fino a smollarsi in qualche punto, uno-ad-uno. Giorni con una promessa di nudità, senza un lembo di scuse con cui proteggersi dal freddo.

Con le mani in tasca sto frugando tra le pieghe della pelle altra forza da spendere. Ho il cuore che da un pò di tempo in qua mi telefona a sorpresa per dirmi che sono in rosso ed è ora di rientrare, io ho imparato a bleffare con un sorriso che sa di baci innamorati”si, domani passo a versare…”.

Sospesa. Per ora me ne sto sospesa a farmi curare dalle sue abili mani che scivolano con i polpastelli sui miei piedi e pure oltre facendomi risuonare dentro vibrazioni. Sospesa. Mentre lei si prende cura di me come Madre Terra che col suo fiato benevolo soffia vita sul gelo dell’inverno.

Sospesa. Davanti a questa porta mentre vorrei che oggi fosse in un attimo già domani.

Prima della fine.

On Air, insieme ai Kleenex, questo pezzo:

La Fine – Nesli

4 pensieri su “Apnee

  1. Il cuore presenta puntuale il suo conto, non lascia mance, non da resto. Tu sogna e sii coraggiosa, sai già che puoi amica mia… è solo uno “step” in più
    p.s. Davanti una capiroska?!

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    • Cara Amanda momenti di “amnesia emotiva” quando ti lasci portare alla deriva dai pensieri che per giornive settimane hai tenuto tra argini stretti. Poi ci sono appigli e luci e coraggio da spendere per ritrovarsi vivi e liberi di “essere”.
      Grazie 🙂

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